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Maschera Chirurgica tipo II R Lavabile & Riutilizzabile in conformità a GPP

Maschera chirurgica art. AR 1 tipo II R (UNI EN 14683:2019) LAVABILE (10 VOLTE) – con elastici auricolari regolabili

Mascherine Mono Uso

Le maschere chirurgiche MONO USO sono indispensabili per gli usi in ambito sanitario, ma in conseguenza dell’impatto globale della pandemia COVID sono entrate a fare parte della vita di tutti i giorni come beni di consumo; per la salvaguardia dell’AMBIENTE, l’adozione di dispositivi RIUTILIZZABILI diventa indispensabile per usi più generici di protezione personale.

Le mascherine sanitarie ci proteggono ma hanno un alto impatto ambientale: per produrle, ma soprattutto per smaltirle… dando per scontato che nessuno
poi le butti per strada (come invece – purtroppo – spesso avviene).

nel nostro Paese si stima un fabbisogno mensile di almeno 1.200 milioni di mascherine che – divise tra i 60.350.000 di residenti in Italia – significano un utilizzo procapite di meno di 20 mascherine MONO USO AL MESE. Le misure standard di una maschera per adulto sono 18x18cm, ovvero coprono una superficie di 162cm2 e hanno un peso inferiore a 4gr cadauna.

Sono generalmente composte da 3 strati di tessuto non tessuto, prevalentemente in fibra sintetica di polipropilene o di microfibra di base poliestere; almeno quelli approvati dalle varie normative europee come la EN14683. Quindi, in totale, la superficie occupata dai tessuti della mascherina è di 486cm2 per circa 1mm di spessore.

In 1 m3 ci possono stare fino a 20.576 mascherine, occupando uno spazio di 58.320 m3 al mese. Per dare un’idea dello spazio necessario per stoccare questa quantità: il duomo di Milano ha un volume di 440.000 m3. Per stiparlo di mascherine usate, al ritmo di 1,2 miliardi mascherine/MESE, impiegheremo 7 mesi e mezzo ….. Ma il fatto è che per la raccolta di 1,2 miliardi di mascherine (al mese) occorrerebbero trasporti con Tir di 12 metri di lunghezza, che contengono 54 m3 di materiale ciascuno; servirebbero pertanto 1.062 autisti per condurre altrettanti Tir ogni mese …. immaginate ora ANCHE i costi ambientali connessi allo smaltimnto ,,,,, ed il danno ambientale che si stà cuasando che – con il nostro prodotto – potrebbe essre ridotto del 91%!

È importante allungare la vita di prodotti per ridurne l’impatto ambientale.

Inoltre la riutilizzabilità – oltre che ridurre notevolmente l’impatto ambientale (91% in meno) – ha risvolti economici positivi; il costo unitario diviso per gli undici utilizzi (1 a maschera nuova, oltre a 10 lavaggi) comporta una significativa riduzione del costo medio per utilizzo.

Il D.M. 11 aprile 2008 (G.U. n. 107 dell’8/5/2008), “Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN GPP) 2008”

Il nuovo Piano d’Azione 2013 aggiornato con D.M. 10 aprile 2013 (G.U. n. 102 del 3/5/2013) prevede la Definizione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).

L’art. 34 (Criteri di sostenibilità energetica e ambientale) del Nuovo Codice Appalti D. lgs 18 aprile 2016, n. 50 Codice dei contratti pubblici – (G.U. n. 91 del 19 aprile 2016) “Le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali …. attraverso l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei Criteri Ambientali Minimi (CAM) adottati con decreto del Ministro dell’Ambiente”

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